mercoledì 23 febbraio 2011

la rivolta del piccolo F.

Succede che, a volte, anche l'educazione democratica vada rinegoziata.
E così, dopo 5 mesi di posti a tavola liberi abbiamo ceduto. Basta pane per terra, bambini in piedi, urla, scherzi, lacrime e pianti: abbiamo assegnato noi educatrici i posti fissi a tavola.

Abbiamo disegnato lo schemino, abbiamo assegnato i posti e poi abbiamo convocato una riunione con i nostri bambini.

Noi educatrici abbiamo quindi affermato che, dopo mesi di prove, non accetavamo più la bolgia dei posti liberi e che, quindi, avremmo proposto dei posti, che sarebbero stati obbligatori per un mese.
Scaduto il mese avremmo accettato le loro proposte alternative e, se accettabili, le avremmo messe in pratica.

26 bambini hanno mugugnato, protestato blandamente, accettato supinamente i nuovi posti obbligatori.
Ma il bambino F.
6 anni e mezzo.
Due denti e tre quarti.
Si è alzato in piedi.
Ha alzato il dito indice.
E ha urlato "Nooo. Non dobbiamo accettarlo! Dobbiamo rifiutare questi posti obbligatori!".
E poi si è guardato intorno.
Gli altri 26 bambini non hanno detto niente. Hanno guardato noi con l'aria di chi si aspetta il plotone d'esecuzione. E poi hanno guardato F.
Che si è risieduto e ci ha guardato in silenzio.
E noi, a quel punto, abbiamo confermato che, purtroppo, i posti, per un mese, ormai erano quelli che avevamo deciso noi adulti.

Ma detto fra noi.
Se gli altri 26 bambini avessero supportato la rivolta di F. io, pedagogicamente, mi sarei arresa.
Ma F. da solo, no.
Pedagogicamente, una rivolta solitaria è una rivolta fallita.

Ma detto fra noi.
Sono i bambini come F. che regalano la speranza per il futuro.

4 commenti:

lastreganocciola ha detto...

E come lo si gratifica, el nino rivoluzionario? Voglio dire, posto che ovviamente non potevate dargli ragione, come darglòi torto premiando comunque il suo spirito di ribellione? Sono curiosa, mi sto chiedendo cosa farei io...

lanessie ha detto...

Io, intanto, l'ho glorificato pubblicamente alla riunione genitori, presente sua mamma. Che spero che abbia riportato tutto il mio divertimento e il mio supporto.
Per il resto, forse al momento di decidere i posti nuovi, dò la priorità alle sue proposte. Potrebbe essere. Vediamo... :-)

Unknown ha detto...

che meraviglia questa storia!
sono una designer e sto facendo una collezione sulla prospettiva dei bambini,che è sempre così "meravigliosa"
una collezione di borse che ci riporti un po in quell'atmosfera di gioco,in cui tutto è possibile!
Sono stata una piccola F. anch'io !

lanessie ha detto...

ciao benedetta,
grazie.
La tua idea di design mi incuriosisce molto...se vuoi mandarmi qualche foto all'indirizzo mail vanessaniri@gmail.com mi faresti felice :-)

buon lavoro!