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Prospettiva Ranocchio

Una diversa prospettiva pedagogica

sabato 25 settembre 2010

che disperazione...

Pubblicato da lanessie alle 01:21 Nessun commento:
Etichette: l'uomo col megafono
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La prospettiva ranocchio

Chi è veramente interessato a parlare con i bambini, e ad ascoltare quello che hanno da dire, si accuccia davanti a loro, per mettere gli occhi allo stesso livello.
Ed è in quel momento, accucciato come un ranocchio, che l'adulto può iniziare a vedere, se ha voglia di farci caso, il mondo da una prospettiva diversa.
E' la scelta  di adottare la prospettiva ranocchio non soltanto per capire come sia il mondo ad un metro di altezza, ma anche per creare un rapporto di parità tra adulto e bambino.  
Una pedagogia che sia un dialogo costante, una perenne trasformazione, un'idea sempre mobile di educazione. 
In classe, per strada, in casa: baciare sul muso il vecchio ranocchio moralista della scienza dell'educazione per farlo diventare un brillante principe democratico.

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..."Non ha tempo di cenare, nè per qualunque altra cosa. Accetta di incontrarmi solo se l'accompagno ad una riunione politica. Se mi piazzo con lei all'angolo della strada e distribuisco volantini ai passanti. Come se dovessi superare delle prove. Le ho chiesto di sposarmi. Sai qual'è stata la risposta? Un predicozzo su come il matrimonio sia una forma di prostituzione legalizzata. Te lo immagini? Saranno tutti così pazzi, questi radicali di sinistra?". Chiesi a Langley che tipo di radicale fosse. "Chi lo sa" rispose "Che differenza fa? E' una specie di socialista-anarchica-anarco-sindacalista-comunista. Se non sei uno di loro non riesci a distinguerli. Quando non tirano bombe, sono impegnati a dividersi in fazioni". Da "Homer & Langley" - e.l.doctorow
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Un maestro senza una giusta rabbia diventa un notaio dello Status Quo.
                                                           (Paulo Freire)